Sul piano clinico sostengo la possibilità da parte del paziente di rielaborare attivamente, attraverso la relazione terapeutica, il proprio sistema di costrutti divenuto disfunzionale, sperimentando costruzioni alternative a quella che ha creato il disturbo.
Il primo compito del terapeuta è quindi quello di comprendere il paziente e di far sì che il paziente si senta compreso ed accettato.
Chiari, Nuzzo – 1988.